Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022

11/07/2022

Mostra “Tota Italia. Alle origini di una nazione. IV sec. a.C. – I sec. d.C”

Tota Italia Inaugurata il 10 luglio 2022 a Pechino la mostra “Tota Italia. Alle origini di una nazione. IV sec. a.C. – I sec. d.C”, 500 opere da 18 Istituti culturali italiani per celebrare l’anno della Cultura Italia-Cina. Esposti anche importanti manufatti del Parco archeologico di Ostia antica.

La mostra, realizzata grazie alla collaborazione tra Ministero della Cultura e Maeci, con il sostegno dell’Ambasciata d’Italia a Pechino e curata dal Direttore Generale Musei del MiC, Massimo Osanna, insieme al Direttore del Museo Nazionale Romano, Stéphane Verger, espone dal 10 luglio al 9 ottobre oltre 500 opere provenienti da 18 musei e soprintendenze statali.
L’esposizione - che riprende la mostra già ospitata dal maggio al luglio 2021 presso le Scuderie del Quirinale di Roma – è dedicata al primo processo di formazione dell’Italia come unità politica e culturale, raccontando il complesso percorso che, dal IV secolo all’età giulio-claudia, portò all’unificazione della Penisola nel segno di Roma,  attraverso opere fortemente significative, a partire dalla straordinaria ricchezza culturale dell’Italia preromana, mosaico composito di genti e di tradizioni.

Rispetto all’esposizione italiana il nuovo allestimento è arricchito da oltre 40 monete, provenienti dal Medagliere del Museo Nazionale Romano. Tra le opere più rappresentative figurano il ricchissimo corredo della tomba di due guerrieri dell’antica Forentum (Lavello), il gruppo marmoreo della Triade Capitolina da Guidonia Montecelio, l'Ara dei Dodici Dei, il Rilievo dell'auruspice Fulvius Salvis e il Torso di Asclepio da Ostia antica, l’Ercole in bronzo dal santuario di Ercole a Sulmona, il fregio in terracotta da Civitalba, il ritratto di Augusto da Ancona, le tavole bronzee iscritte in greco e in latino dall’antica Eraclea.

Ara Dodici Dei Rinvenuta nel 1940 all'interno del sacello di Attis nell'area del campus della Magna Mater, l'Ara dei Dodici Dei è realizzata in marmo greco continentale. I Dodici Dei (mancanti le parti superiori di alcuni) vi sono scolpiti in sequenza a partire dalla figura centrale di Zeus in trono. Seguono, procedendo verso destra, le immagini di Era, Demetra, Posidone, Afrodite, Ares, Efesto, Hermes, Estia, Apollo, Artemide e Atena. Rilievo Auruspice Nel Rilievo dell'auruspice Fulvius Salvis sono illustrate le prerogative oracolari di Ercole, quale dio veggente e garante del destino, in tre distindi episodi in sequenza da destra a sinistra: la pesca miracolosa di una statua arcaizzante di Ercole insieme all'arca contenente le sortes, in una rete trainata da due gruppi di pescatori; la scena seguente mostra il dio nell'atto di estrarre una sors dall'arca che consegna ad una giovinetto addetto al culto; nell'ultima scena si compie la vittoriosa profezia di cui è interprete Fulvius Salvis, in veste di togato, sul quale si libra una Vittoria alata con corona. L'opera, proveniente dal Tempio di Ercole nell'Area Sacra Repubblicana, attesta le peculiarità della divinità nel contesto ostiense, tra le quali le sue funzioni tutelari della navigazione e delle connesse attività militari e commerciali. Il Torso di Asclepio apparteneva ad una statua di divinità barbata, identificata con Asclepio, simulacro di culto riferito al tempio c.d. tetrastilo, che insieme al Tempio di Ercole e a quello dell'Ara Rotonda costituiscono l'Area Sacra Repubblicana, una delle più antiche aree di culto di Ostia, ubicata fuori dalle mura del Castrum, su via della Foce. Secondo le rappresentazioni tradizionali, la divinità doveva essere ritratta seduta con il mantello che lasciava scoperto il torso ed il braccio destro, mentre nella mano sinistra reggeva lo scettro. La statua era realizzata con la tecnica dell'acrolito: le parti nude erano in marmo, mentre la veste in bronzo. L'opera è un originale ellenistico, di ascendenza prassitelica, da attribuirsi ad artisti della bottega attica di Timarchide a Roma, a cui sono ricondotte statue di culto destinate ai santuari urbani e luoghi di culto laziali, come quello di Diana a Nemi e di Fortuna a Palestrina.

Importante novità, presente in mostra, è la copia del “Pugile a riposo” del Museo Nazionale Romano, realizzata in collaborazione con l’Università di Firenze appositamente per questa tappa internazionale dell’esposizione avvalendosi di tecnologie innovative.

Tota Italia per l’alto livello dei suoi contenuti scientifici e per la partecipazione corale dei principali Musei Nazionali, sotto l’egida della Direzione Generale Musei, è stata individuata dal MIC come iniziativa di punta dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022.

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