Ostia racconta - Il rubinetto di bronzo

Esattamente come negli esemplari di oggi, questo rubinetto serviva a regolare l’afflusso di acqua potabile in una tubatura di piombo o fistula. La sua forma è estremamente moderna; nell’alloggiamento rettangolare in basso si inseriva la chiavetta che ruotando permetteva di interrompere il flusso o far defluire l’acqua.

rubinetto bronzoRubinetto in bronzo

È probabile che fosse montato su una delle condutture della rete idrica cittadina ostiense, con la quale si rifornivano di acqua le fontane, le terme e le case dei cittadini più ricchi. Dalle fonti scritte e dai ritrovamenti archeologici, sappiamo che la rete idrica era pubblica, ma spesso le autorità dovevano vigilare su allacci abusivi, spesso realizzati da privati, che foravano le condutture per portare l’acqua corrente nelle loro abitazioni. Su questo genere di tubazioni era spesso stampato un nome, che poteva essere quello del fabbricante (plumbarius), del gestore della rete idrica, del magistrato delle acque oppure dell’imperatore.

L’acqua potabile che si beveva nell’antica Ostia sgorgava ad Acilia, e veniva convogliata in città grazie a un acquedotto in parte sotterraneo e in parte costruito su arcate. L’acquedotto terminava in una grande cisterna (castellum aquae) posizionata nei pressi della Porta Romana; l’accumulo dell’acqua in una struttura verticale garantiva la corretta pressione del flusso, che si incanalava nella condotta principale, larga 30 cm e posta a un metro di profondità sotto al decumano massimo. Sotto alla condotta principale si trovava il collettore fognario di Ostia, che convogliava le acque nere verso il Tevere e il mare. Nella tarda antichità la manutenzione di questo efficientissimo sistema idrico venne progressivamente trascurata. Guasti, interruzioni delle condutture e allagamenti fecero venir meno l’apporto idrico dell’acquedotto, emergenza alla quale si rimediò con la realizzazione di pozzi, scavati direttamente al centro della sede stradale.

Il sistema idrico di Ostia era estremamente complesso: lo abbiamo approfondito nel corso della conferenza “Le forme dell’acqua”: trovi i video cliccando qui.

 

Per saperne di più:

J. Chamay, Ostia, port de la Rome antique, Musée Rath, Genève-Paris, 2001, p. 90.

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